
“Da 13 anni il Calcio Napoli è nuovo, perché il club era morto, non esisteva più, lo chiamammo Napoli Soccer infatti per creare una distinzione, un nuovo viaggio, partendo dalla terza divisione. Non ereditammo nulla dal passato, se non la storia, perché non c’erano calciatori, nessun tipo di ricchezza, è stato come creare una cosa nuova. In 13 anni abbiamo fatto due anni in Serie C, un anno in Serie B e da otto anni è l’unico club italiano consecutivamente in Europa, rispettando il fair play finanziario che non esisteva prima di Platini. Credo sia stato un percorso di successo, anche considerando che Juventus, Inter e Milan hanno fatturati estremamente più alti mentre il Napoli è su una base di 140 milioni di euro quando riusciamo a giocare in Europa. Il successo più importante è stato giocare sempre all’interno delle regole imposte, senza mai creare debiti, costruendo una valorizzazione del Napoli che ora ha un valore alto visto che non ha debiti. Al di là del parco giocatori, l’entità Calcio Napoli ha un suo valore economico, ma anche morale ed etico perché ha riqualificato un qualcosa in una città malata, distrutta da una gestione malata e da anche tanta stampa internazionale. Volendo si può lavorare con successo, se uno ha le idee chiare, la forza di non ascoltare la politica e la sfrontatezza di andare avanti con coraggio per la propria strada”.